Manifesti del 1972


Cliccare sulle icone per ingrandire il formato dell'immagine.

Miniatura Didascalia
poster1

Il primo poster di Lotta Femminista. Il poster era relativo al lavoro politico nell'Università di Padova con le studentesse e le lavoratrici. È la prima richiesta "pubblica di "salario garantito" inteso come salario al lavoro domestico.

Testo:

DONNE che studiate e lavorate all'Università, l'agitazione oggi in corso,da parte dei non strutturati e non strutturate dell'Università, pone per la prima volta all'ordine del giorno la DISCRIMINAZIONE fra uomini e donne all'Università come in tutta l'organizzazione del LAVORO e della SCUOLA.

Quello che ha permesso fino ad oggi che alle donne venissero attribuiti i posti più insicuri e peggio pagati (anche all'Università Rettori, presidi, docenti di ruolo sono uomini, mentre le donne sono donne delle pulizie, segretarie e borsiste appunto) è il fatto che il capitale ha reso le donne PIÙ RICATTABILI facendole lavorare ininterrottamente con salari esigui o addirittura inesistenti (casalinghe).

CHI LAVORA ININTERROTTAMENTE NON HA TEMPO NEPPURE PER ORGANIZZARE LA LOTTA!!!

Fino ad oggi siamo state escluse ed emarginate dalle lotte.

Oggi nessuna donna è più disposta a farsi sfruttare due volte, in casa e fuori, ad offrire la possibilità della propria discriminazione.

NESSUNA DONNA è più disposta a rimandare la lotta contro il lavoro domestico imposto come lavoro femminile e gratuito. Poiché il lavoro domestico è comune a tutte le donne, L'ORGANIZZAZIONE DELLA LOTTA CONTRO IL LAVORO DOMESTICO ACCOMUNA TUTTE LE DONNE, indipendentemente dalla qualifica che il capitale ha destinato al lavoro esterno o dalla mancanza di qualifica destinata al lavoro domestico.

E' finito il tempo del servaggio gratuito e della servile solidarietà!

DA OGGI OGNI MOMENTO DI LOTTA È MOMENTO DI LOTTA DELLE DONNE: nell'assemblea o nel comitato di base dell'università, della scuola, del quartiere, della fabbrica.

LE DONNE ORGANIZZANO LA LORO LOTTA PER IL SALARIO GARANTITO che PER LE DONNE vuol dire avere

  • non solo un SALARIO SICURO e ADEGUATO AL COSTO DELLA VITA (per ogni tipo di lavoro, per quello esterno come per quello domestico)
  • ma anzitutto allo stesso tempo organizzazione sociale gratuita da tutti quei SERVIZI - ASILI E MENSE per cominciare - che fino ad oggi sono stati gli straordinari nascosti e non pagati di tutte le donne

LOTTA FEMMINISTA

tip. "LA GRAFICA" – VIGOROVEA (PD)

poster1 Manifesto necrologio di Lotta Femminista di Padova in memoria di Gaetana (Tana) Restivo, morta nel disastro aereo di Punta Raisi (Palermo).

Testo:

LA DURA LOTTA PER LA LIBERAZIONE DELLA DONNA HA PERSO CON LA MORTE DI TANA RESTIVO UNA GIOVANE E CORAGGIOSA MILITANTE

Denunciamo il disastro aereo di PUNTA RAISI non come tragica fatalità ma come "rischio calcolato" di speculatori che non hanno esitato a costruire una pista d'atterraggio contro il muro di una montagna. Non occoreva questo crimine per dimostrare quanto poco costi la vita umana per questo tipo di potere, e che non sarà un'inchiesta giudiziaria a perseguire.

Gli anni di studentessa di Tana alla facoltà di medicina erano stati anni di partecipazione alle lotte degli operai e degli studenti. Come molte altre giovani uscite dalla ultima ondata del movimento aveva alla fine constatato l'inadeguatezza del movimento complessivo di fronte alla necessità delle donne di impostare una lotta definitiva contro il loro sfruttamento, emarginazione e oppressione.

Aveva visto tale possibilità nel tentativo che si è venuto affermando, in questo ultima anno in Italia di un'organizzazione di lotta contro lo sfruttamento femminile completamente in mano alle donne. Aveva perciò aderito al Movimento di lotta Femminista facendosi promotrice del gruppo di Bolzano, città dove lavorava come pediatra.

PER LA COMPAGNA TANA, PER TUTTE LE DONNE

CONTRO L'ASSOGGETTAMENTO LO SFRUTTAMENTO L'ISOLAMENTO

RIBELLIONE - LOTTA - ORGANIZZAZIONE

MOVIMENTO DI LOTTA FEMMINISTA

sip. Via VIII febbraio (illeggibile)/ 72 PD